Che bello il fascino della conoscenza!
Nel periodo compreso tra il 21 ottobre e il 16 novembre 2023 la classe 3^B del liceo “G.B.Bodoni” a indirizzo scientifico tradizionale ha ospitato un ragazzo francese di Marsiglia grazie al progetto “Trans’Alp”, fruibile da tutti coloro che frequentano il corso curricolare di francese. Il ragazzo è stato ospitato per l’intera permanenza a Saluzzo, a casa di nostro compagno di classe Davide Daperno che in questo momento si trova in Francia a concludere la “seconda parte” del progetto, accolto a sua volta dalla famiglia di Ange.
Ange, il ragazzo francese, è arrivato a Saluzzo padroneggiando un ottimo livello di italiano. Il ragazzo si è subito ambientato e insieme alla famiglia ospitante ha vissuto diverse esperienze legate alla quotidianità e ha visitato le meraviglie che il nostro territorio offre: la Castiglia, Casa Cavassa, la Chiesa del Barolo, il Museo Egizio e altri luoghi simbolo della nostra zona con i diversi panorami da ammirare a Saluzzo, Torino, con lo splendore delle luci di Natale, Racconigi, le Langhe e le campagne piemontesi.
Questa esperienza è stato importante anche per Davide che ha avuto l’opportunità di rivedere luoghi conosciuti attraverso gli occhi di un estraneo che li ammira per la prima volta, riscoprendone così bellezza e meraviglia.
Abbiamo posto alcune domande a Davide, che ora si trova in Francia, per capire dal suo punto di vista qual è stato il riscontro di questa esperienza e quali insegnamenti ne ha ricavato “E’ stata un’esperienza sicuramente particolare perché, abituati a vivere la propria vita, per un mese la si deve condividere con un'altra persona, di cui non si conosce nulla o quasi. Insegna ad adattarsi perché ci possono essere degli imprevisti ed è necessario imparare ad organizzarsi per far fronte ai vari problemi non contemplati. Inoltre l'impegno scolastico non si ferma e riuscire ad "incastrare" le uscite e ciò che comporta frequentare le lezioni (con verifiche/interrogazioni/compiti) non è sempre semplice: è quindi necessario molto impegno, molta organizzazione (per cercare di fare il maggior numero di attività possibili), anche perché, nel mio caso, a tutto ciò si aggiungeva il fatto che il ragazzo doveva incontrare i suoi amici e compagni di scambio con cui condivideva l'esperienza.”
Inoltre Davide sostiene di aver avuto l’opportunità di percepire la sua lingua – l’italiano - sotto un altro punto di vista, che gli ha permesso di riscoprirla e apprezzarla nuovamente.
Per Ange invece questo viaggio oltre che di istruzione è stato anche una vera occasione di scoperte. Dopo poche settimane di permanenza ha affermato infatti che l’Italia è un Paese unico in quanto a varietà di paesaggi e ha anche detto di apprezzare molto la gentilezza e la disponibilità delle persone che ha incontrato.
Ange è stato inoltre catturato dalla nostra cucina d’altronde la cultura culinaria del nostro Paese è tra le più ricche e rinomate del mondo ed è sempre un’occasione da non perdere quella di provare ad avvicinarsi a tradizioni diverse da quelle a cui siamo abituati.
A livello scolastico per Ange ci sono state alcune difficoltà, non tanto di integrazione con la classe, quanto sotto l'aspetto didattico. I professori si sono subito resi disponibili a ogni sua esigenza di apprendimento, visto che Ange in Francia frequenta una scuola organizzata in maniera diversa dalla nostra. Per esempio alcune materie scientifiche come matematica o altre umanistiche come latino non sono presenti nel programma della scuola di Marsiglia da lui frequentata. Inoltre anche l’anno scolastico è suddiviso diversamente: in Francia gli alunni sono abituati a frequentare le lezioni per due mesi consecutivi per poi avere un’interruzione di due settimane di vacanza.
Per Ange è stato curioso scoprire la suddivisione del nostro anno scolastico tra lezioni e vacanze e lui stesso ha affermato che capisce il perché della nostra stanchezza e ha ringraziato di essere nato a Marsiglia. Si può definire questa come un’esperienza sicuramente arricchente sotto molti punti di vista: anche noi che studiamo il francese abbiamo avuto l’occasione di migliorare le nostre abilità, avendo tutti i giorni la possibilità di conversare con un docente madrelingua. La sua presenza è stata infatti molto sentita dai partecipanti del corso che hanno imparato da Ange nuovi termini e nuovi modi di dire che non avrebbero mai potuto sentire, se non da un marsigliese. Il ragazzo ha d’altronde fornito diverse informazioni sui vari dialetti in Francia e ha spiegato come anche singole parole cambino completamente da una zona all’altra. Anche per i ragazzi che al Liceo non frequentano il corso di francese è stata un’esperienza interessante: stare a contatto con una persona della nostra età che abita in una grande città con abitudini completamente differenti dalle nostre rappresenta uno spunto di riflessione e di apertura mentale a nuove culture. Lo stesso Ange ha appreso molto da noi liceali italiani e spesso abbiamo fatto paragoni tra i sistemi scolastici e le lezioni, che ci hanno aiutato a visualizzare una tipica scuola francese e che spesso terminavano in battibecchi esilaranti. I docenti inoltre hanno avuto modo di mettere alla prova il loro metodo di insegnamento rapportandosi con un ragazzo straniero.
In generale avere l'opportunità di allenare per un mese la pratica di una seconda lingua nel Paese in cui è utilizzata è un’esperienza straordinaria, una vera prova di coraggio in cui mettere in azione ciò che con tanta fatica si ha appreso. Tanti studenti poi, grazie a questa esperienza “di viaggio” iniziano a pensare ad un possibile futuro all’estero. Per tutti gli alunni della 3B è stato anche un momento importante di cambiamento in quanto accogliere un nuovo compagno in classe, non è stato facile, ma sicuramente ci ha insegnato molto dal punto di vista educativo ed umano. La nostra intenzione è quella di tenerci in contatto con Ange il più a lungo possibile perché abbiamo sicuramente trovato un amico. Uno degli aspetti che troviamo più affascinanti è sicuramente questo: come due culture diverse si riescano ad avvicinare grazie ad un progetto così semplice. Che bello il fascino della conoscenza!
Oltre al nostro c’è un mondo intero da esplorare! La curiosità non deve mai mancare in una persona e in particolare in un ragazzo che ha davanti a sé numerose esperienze da vivere.
C’è una frase di Hans Rosling sulla curiosità che condividiamo: “Essere curiosi vuol dire essere aperti alle nuove informazioni e cercarle attivamente. Vuole dire accettare fatti che non sono conformi alla propria visione del mondo e provare a coglierne le implicazioni. Vuol dire lasciare che gli errori generino curiosità anziché imbarazzo. «Come cavolo ho potuto prendere un simile abbaglio? Cosa posso imparare da questo errore? Quelle persone non sono stupide, dunque perché adottano quella soluzione?» Essere curiosi è emozionante, perché consente di scoprire sempre cose interessanti”. Ecco crediamo che queste parole descrivano perfettamente come si dovrebbe affrontare uno scambio culturale; molti rifiutano di partire perché hanno paura di un tale cambiamento e soprattutto hanno paura di abbandonare le proprie abitudini, ma in fondo nel corso della vita ognuno prima o poi realizza che le cose possono cambiare da un momento all’altro e che questo non deve per forza rappresentare un qualcosa di negativo. Spesso infatti il cambiamento porta gioia ed è giusto essere curiosi e sperimentare.
Martina Roagna, Elena Todaro 3^B