ALLA SCOPERTA DI AUGUSTA PRAETORIA


Sono Bianca e frequento il primo anno del Liceo Scientifico “G.B.Bodoni” indirizzo tradizionale. Il 17 aprile insieme alle classi IV Ginnasio, 1^E e 1^F abbiamo fatto una splendida uscita per visitare Aosta. 
In primis abbiamo visto l’arco di Augusto, costruito nel 25 a.C. in occasione della vittoria dei Romani sui Salassi, che dal punto di vista architettonico presenta diversi stili: le dieci semicolonne che decorano le facciate e i fianchi culminano in capitelli corinzi, mentre la trabeazione, fregiata di metope e triglifi, è di ordine dorico. Poi ci hanno mostrato porta Pretoria che si trova all’ingresso della città (Aosta infatti all’epoca si chiamava Augusta Praetoria), costruita nel 25 a.C., tuttora in eccellente stato di conservazione: è formata da due serie di archi e su entrambi sono visibili i camminatoi delle sentinelle. L'arco centrale era destinato al passaggio dei carri, mentre i due laterali a quello dei pedoni. Le due torri difensive a base rettangolare sono state rimaneggiate nel corso del tempo; quella settentrionale in modo più evidente, mentre quella meridionale conserva ancora intatte alcune caratteristiche architettoniche romane. La Porta Pretoria è costituita da blocchi di pietra fissati con ardesia frantumata estratta dal fondale della Dora Baltea che nell'età romana ne era ricca.
Successivamente ci hanno mostrato il teatro romano, la cui costruzione è avvenuta qualche decennio dopo la fondazione della città, all'epoca dell'imperatore Claudio: nell'area sono infatti stati rinvenuti resti di costruzioni preesistenti. Gli edifici riservati allo spettacolo, teatro e anfiteatro, furono edificati nella zona nord-orientale della città in posizione decentrata, ma pur sempre nei pressi della Porta Pretoria. Abbiamo anche visitato la piazza principale, Piazza Emile Chanoux, in cui ha sede anche il municipio. Un particolare che ha attirato la mia curiosità sono state le bandiere appese, una dell’Italia e l’altra della Francia; la guida ci ha spiegato che la Valla D’Aosta è una regione bilingue. Siamo inoltre scesi sotto terra per vedere Aosta sotterranea ai tempi dei Romani. 
Al termine di queste presentazioni le guide ci hanno portato in un meraviglioso parco per consumare il nostro pranzo, e nel primo pomeriggio ci hanno portati a fare un’escursione nella natura, con panorama dall’alto della città e osservazione di alcuni fiori tipici come la Genziana e la Soldanella alpina. 
E’ stata una gita molto interessante perché ci ha fornito numerose informazioni nuove sia su Aosta sia sull’ambiente che la circonda.
Bianca Maria Ellena
1^C
Liceo Bodoni - Saluzzo