“Grand Tour” all’insegna dell’arte
Le classi 4F, 4C e 2K a Cuneo per scoprire il mondo del Vedutismo e la storia del famosissimo cubo di Rubik
Mercoledì 8 Gennaio, alcune classi del liceo Bodoni di Saluzzo, beneficiando di una proposta culturale finanziata dalla Fondazione CRC, si sono recate a Cuneo per visitare diverse strutture di esposizione culturale e artistica, in particolare la struttura monumentale di San Francesco e, proprio poco distante, lo Spazio Innov@zione.
Noi alunni della 4F, alternandoci con le altre classi 4C e 2K, ci siamo inizialmente diretti al Museo Civico di Cuneo, che dal 1980 ad oggi ha sede nel suggestivo Complesso Monumentale di S.Francesco, una cornice comprendente l’ex convento francescano e l’annessa chiesa, testimonianze architettoniche di epoca medievale.
Al loro interno abbiamo potuto visitare una mostra dedicata alla corrente artistica del Vedutismo, genere pittorico sviluppatosi a cavallo tra Seicento e Settecento, ritraente paesaggi e vedute di famose città italiane ed europee. Iniziando dalla scoperta delle innovative tecniche introdotte dai vedutisti, come quella della “camera ottica”, simil-fotocamera in grado di proiettare i paesaggi su piani orizzontali, la nostra guida, Francesca, ci ha accompagnato in un percorso alla scoperta di ben dodici opere, tra i più grandi capolavori di artisti come Van Wittel, Canaletto e Bellotto. Proprio come nei Grand Tour settecenteschi, itinerari turistici che nobili e alti borghesi europei intraprendevano alla scoperta delle più celebri città, anche noi alunni siamo riusciti ad ammirare com’erano ai tempi i paesaggi di Venezia e Roma e ad immergerci in quell’atmosfera culturale.
Terminato questo primo percorso, ci siamo diretti verso il centro cittadino per raggiungere il museo espositivo “Spazio Innovazione”, luogo in cui sono allestite nel tempo diverse mostre interattive, che sfruttando luci, schermi e apparecchiature digitali, offrono coinvolgenti esperienze immersive.
La mostra in questo caso era dedicata cubo di Rubik, famoso rompicapo nato intorno agli anni Settanta. Le classi, tramite un video-documentario, hanno dapprima seguito le principali tappe della storia del cubo, dalla creazione da parte dell’architetto e designer ungherese Ernö Rubik fino alla sua esplosione in tutto il mondo come fenomeno di massa. In seguito, è stato possibile muoversi liberamente per il piccolo museo, interagire con diversi giochi multimediali e osservare particolari opere d’arte e mosaici, composti solo da pezzi di cubi.
La visita è stata molto interessante ed arricchente, abbiamo infatti potuto venire a conoscenza di due diversi modi di dare vita ad opere d’arte: uno tramite la perfetta composizione di cartoline “ante litteram”, che riproducono paesaggi reali o immaginari ( i cosiddetti “capricci”), l’altro grazie alle numerosissime combinazioni di colori e forme, che un semplice strumento come un cubo è in grado di creare.
Flavio Vizzone, 4F, Liceo Scientifico