Partecipare alle Olimpiadi Classiche: una sfida… ma ricca di soddisfazione

Era un normalissimo mercoledì di aprile, il 9 per la precisione (non è difficile ricordarlo perché il giorno seguente mi avrebbe atteso la simulazione della prima prova d’esame). Tuttavia, non mi sono recata nella mia aula come ogni mattina, bensì nel laboratorio di informatica dove, per il terzo anno consecutivo, ho partefcipato da remoto alla prova di selezione per le Olimpiadi Classiche. Si tratta di una competizione che coinvolge studenti da tutta Italia, uniti nella volontà di cimentarsi nella traduzione di autori greci o latini.

Per la prima volta, ho scelto di mettermi alla prova nella sezione di lingua latina: il brano prescelto era un passo del De tranquillitate animi di Seneca. Pensare che avrei trascorso per l’ultima volta quelle poche ore in collegamento, ormai divenute quasi una prassi nel mio percorso scolastico, per di più insieme ad altre decine di persone della mia età e con le mie stesse passioni, mi ha trasmesso una certa malinconia. Potete immaginare la mia sorpresa quando, alcuni giorni dopo, sono stata contattata perché ammessa alle Finali che si disputeranno il prossimo 8 maggio! È stata un’esperienza unica, che renderà la fine del mio percorso al Liceo Classico Bodoni ancora più indimenticabile.

Questa scuola merita certo un ringraziamento speciale per l'intraprendenza con cui, sempre, offre simili occasioni a noi allievi e per tutti quegli insegnanti che, ogni giorno, invitano i loro studenti a misurarsi con sé stessi e con gli altri. Ed ora, come soleva concludere le sue lettere Seneca, cari lettori... Valete (“Statemi bene”)!

Giuditta Favrin, classe III K – liceo classico