Il ragazzo dai pantaloni rosa: un invito a riflettere
In occasione della giornata del rispetto, istituita il 20 gennaio (in ricordo di Willy Monteiro Duarte, il giovane brutalmente ucciso a Colleferro, in provincia di Roma, nel tentativo di difendere un amico in difficoltà, il cui compleanno cadeva appunto in questo giorno), il Liceo Bodoni ha scelto di dedicare la mattinata all’Educazione Civica, offrendo alle sue classi la proiezione del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. La pellicola, uscita il 7 novembre del 2024 e diretta da Margherita Ferri, racconta una storia realmente accaduta: quella di Andrea Spezzacatena.
Andrea è un ragazzo solare, va bene a scuola e non ha mai dato nessun tipo di problema ai suoi genitori, possiede anche un grande talento: il canto. Proprio a “causa” di quest’ultimo si ritroverà immischiato in finte amicizie che gli costeranno la vita il 20 novembre 2012.
La situazione di apparente equilibrio riscontrata all’inizio del film viene turbata a seguito della decisione dei genitori di divorziare. Proprio in questa occasione, Andrea cerca conforto e comprensione in Christian (un ragazzo più grande che condivide la passione per il canto), egli dapprima lo sfrutterà per un tornaconto scolastico poi, alle superiori, insieme a un suo gruppo di amici, lo prenderà di mira, facendo leva sulla sua decisione di indossare un paio di pantaloni rosa - frutto del classico “lavaggio sbagliato” della mamma - e sul comportamento affettuoso che ha mostrato nei suoi confronti. L’apice di questo accanimento si può far coincidere con il ballo della scuola, dove Andrea viene ingannato e fatto vestire da ragazza, poi picchiato e umiliato pubblicamente attraverso il post di un video su Facebook. Questo, sommato agli eventi precedenti, lo porterà a togliersi la vita proprio dopo il compimento del suo quindicesimo compleanno trascorso in famiglia. La mamma, dimostrando molto coraggio e determinazione, ha iniziato a trattare il tema del bullismo nelle scuole, credendo che la storia di suo figlio possa salvare tanti ragazzi…
La visione di questo film ci ha portato a pensare che molto spesso bullismo e cyberbullismo, anche se sono tuttora presenti, vengono sottovalutati o ridotti ad argomenti di educazione civica che bisogna trattare nelle scuole. Invece è di vitale importanza capire la gravità di questi comportamenti e le conseguenze che portano sulla vittima, soprattutto ora che viviamo in un mondo digitalizzato! Viene anche evidenziata l’importanza della parola, della comunicazione perché in questi casi non bisogna tenersi tutto dentro ma parlare e denunciare.
Bellino Federico, Bernardi Giada, Dalmasso Erika, Tamagnone Matilda, 3E - liceo scientifico “delle scienze applicate”