Ci sono Sempre dei Suoni Nuovi da Immaginare

Nella giornata di lunedì 08 aprile 2019 con gli studenti del Liceo Classico Bodoni che come me frequentano la sezione "Figurativo Musicale", accompagnati dai docenti Silvia Fenoglio, Diego Ponzo e dal preside del Liceo, Lorenzo Rubini, ci siamo recati alla Canonica di Santa Maria di Vezzolano e qui, accompagnati dalla guida, abbiamo potuto visitare l'intero complesso.

 

Secondo una leggenda l'edificio sarebbe stato fondato per volere di Carlo Magno al quale, nel 773, mentre stava cacciando nella selva di Vezzolano, apparsero tre scheletri usciti da una tomba che gli procurarono un notevole spavento; il re, essendo stato aiutato da un eremita che lo invitò a pregare Maria Vergine, volle edificare una chiesa nel luogo dell'apparizione. Infatti, secondo alcuni studi archeoastronomici, il richiamo alla Vergine spiega perché l'edificio sia orientato a nord-est in quanto la luna, segno della Vergine, sorge in quel punto. La leggenda però non coincide con i dati storici, siccome il più antico documento riguardante la Canonica di Vezzolano risale al 1095, in netta contrapposizione quindi con gli anni in cui visse Carlo Magno.

Tutto l'edificio, in stile romanico, è caratterizzato da una bicromia a fasce alternate data dall'utilizzo del mattone rosso e della pietra arenaria. Il tratto più distintivo si trova però all'interno e consiste nel pontile detto anche jubé, un modello architettonico oggi raro in Italia simile all'iconostasi; tuttavia, a differenza di questa, serviva semplicemente a definire uno spazio unicamente riservato al clero, era praticabile mediante due scale simmetriche ed aveva una propria decorazione scultorea. In particolare quello di Vezzolano raffigura i Patriarchi e le Storie della Vergine ed è riferibile alla terza decade del Duecento, anche se reca la data 1189.

La visita è terminata con l'intero ciclo di affreschi presenti nel chiostro che rappresentano alcuni santi come sant'Agostino, san Pietro e san Gregorio Magno, alcuni Evangelisti o, più ricorrente, l'episodio dell'incontro di Carlo Magno con i tre spiriti.

Dopo una sosta a Poirino per consumare il pranzo, ci siamo poi diretti a Riva presso Chieri per visitare il Museo del Paesaggio Sonoro. L'intento del museo è di mettere in luce la stretta relazione, presente notevolmente anche oggi, tra il suono e il contesto urbano. In particolare ci siamo soffermati sull'utilizzo di alcuni strumenti e sulla loro costruzione, per i quali si ricorreva a materiali per noi insoliti: uno di questi è il "Torototela" composto da una vescica suina. Altri strumenti erano impiegati durante la caccia per attirare gli uccelli; per richiamare le quaglie si utilizzavano anche dei cestini in cui erano inserite delle quaglie vive che, spaventate, cantavano attirando altri uccelli della specie. "Il suono è comunità" ed è per questo che una parte importante nella vita cittadina è data dall'utilizzo delle campane. Negli anni passati, infatti, il suono delle campane è sempre stato associato a particolari occasioni. Durante la Settimana Santa però non si potevano utilizzare le campane e perciò erano stati inventati oggetti sostitutivi che venivano suonati per le vie del paese.

Al termine del percorso ci è stato mostrato anche un particolare pianoforte a cilindro che all'interno è costituito da un cilindro in legno e da alcuni chiodi in metallo, i quali sollecitano il movimento dei martelletti che vanno a percuotere le corde. Il supporto è fornito di brani musicali, i cui titoli sono annotati in un elenco che si trova incorniciato su un fianco del mobile.

Entrambe le attività sono state particolarmente coinvolgenti ed arricchenti perché ci hanno permesso di scoprire e di avvicinarci ad un "gioiello" dell'arte piemontese come la Canonica di Vezzolano e ad una realtà piccola ma estremamente interessante come il Museo del Paesaggio Sonoro di Riva presso Chieri.

"Non c'è mai fine. Ci sono sempre dei suoni nuovi da immaginare, nuovi sentimenti da sperimentare…" (J. Coltrane)

Virginia Casetta - II Classico

foto: Alessandro Dafarra - V Ginnasio

Liceo Bodoni - Saluzzo