Il Progetto Diderot: alla scoperta della vita extraterrestre

Il 19 gennaio 2024 le classi 1°B e 1°S2 hanno partecipato ad una attività, a cura del Professore Benedetto, con Davide Cenadelli, un ricercatore di un osservatorio in Valle d’Aosta. Questo incontro, che fa parte del Progetto Diderot, aveva come tema la possibilità di vita extraterrestre. Dopo una breve presentazione, Davide ci ha illustrato tutti i luoghi dove la vita è possibile all’interno del Sistema Solare. Oltre alla Terra anche Marte era una volta abitabile, in quanto vi era acqua liquida. Alcuni satelliti di Giove, come Europa e Titano sono potenziali candidati. Su Titano, si pensa che possa esistere una forma di vita molto diversa da quella terrestre: una tipologia basata sul metano liquido e non sull’acqua. Al di fuori del Sistema Solare, sono stati individuati diversi altri pianeti che si trovano nella cosiddetta “zona abitabile”, cioè una fascia situata né troppo distante né troppo vicino alla stella di riferimento, caratteristica che permette la presenza di acqua liquida. Gli scienziati, nel corso degli ultimi 60 anni, hanno provato a comunicare con delle possibili forme di vita extraterrestri, attraverso segnali radio o sonde contenenti messaggi. 

 Nel 1974, F. Drake, dall’osservatorio di Arecibo, inviò un segnale radio, scritto in codice binario, nello spazio. Mentre la prima sonda inviata per questo fine è la sonda Nasa Pioneer, seguita dalla Voyager 1. In tutti questi anni, però, non abbiamo ancora captato nessuna risposta. Perciò, col passare del tempo, le persone hanno cominciato a pensare che non sia una buona idea “andare a caccia di alieni”. Tuttavia, bisogna considerare che 60 anni è un lasso di tempo infinitesimamente piccolo per l’Universo, quindi, è possibile che in futuro possa arrivare una risposta dallo spazio profondo.

Derenale Giulio,  Re Lorenzo | 1°B

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