DANTE È TRA NOI

Non capita tutti i giorni di avere a due passi da casa pergamene del 1300 e documenti d’archivio del 1600. Noi studenti della 4^S, il 30 maggio, abbiamo potuto vivere un’esperienza diversa dal solito, che ci ha coinvolto e permesso di seguire le orme di Dante. Con la nostra docente di lettere Serena Buzzi, e il nostro coordinatore Davide Cravero, abbiamo infatti deciso di accogliere l’invito, pervenuto a scuola, di visitare la mostra “Frammenti danteschi” allestita a Verzuolo.
Ad accoglierci davanti al Comune c’erano il Sindaco e due ragazzi del servizio civile. Alla classe sono state proposte due attività differenti: la visione di un filmato (realizzato da attori della zona) sulla vita di Dante e sulla storia dei manoscritti e un percorso guidato su origine, circolazione e scoperta di questo antico manufatto. In ogni sala erano affissi pannelli esplicativi e teche, che incorniciavano delle riproduzioni fedeli delle pagine di pergamena.
Alcuni di noi si sono cimentati nella lettura e decifrazione di alcuni celebri versi del XXIV canto dedicato ai golosi, superando le difficoltà paleografiche di una scrittura molto differente dalla nostra. Queste pergamene presentano il testo disposto su due colonne e delle lettere miniate in bicromia, rosso o blu, che impreziosiscono le pagine.
Ci ha fatto sorridere la riflessione finale del Sindaco, secondo cui forse il ritrovamento di questa cantica non è stato casuale, perché quella più adatta a tutti noi è proprio il Purgatorio, in quanto noi tutti non siamo magari degni del Paradiso, ma neppure così peccatori da meritare l’Inferno.
Abbiamo compreso che dietro alle pagine a stampa ci sono codici e manoscritti, che hanno continuato a circolare, ad essere copiati, determinando la fortuna delle opere, la conoscenza e a volte anche la diffusione di varianti, che sono lo specchio dell’epoca o della mano dei copisti. Ritrovare questi documenti può essere una fortunosa scoperta, come abbiamo appreso essere accaduto, nel XVII sec., al farmacista Agostino Savio, intellettuale appassionato di libri antichi che, catalogando l’archivio storico del Comune, era stato attratto dal rivestimento di un volume contente pergamene con passi della Divina Commedia. Gli studi hanno poi datato tali fogli al 1350.
Casi simili aprono infinite piste di indagine di tipo storico, filologico, antropologico ….
A volte, anche “dietro casa”, si nascondono tesori, che possono dischiudere mondi, basta avere la curiosità di scoprire e non smettere di cercare.

4^S
Liceo Bodoni - Saluzzo

dante