UNA PIAZZA DI SPACCIO DI LIBRI


Venerdì 8 aprile 2022 l’incontro con Rosario Esposito La Rossa ha concluso il “Progetto Libera: 1992-2022, a trent’anni dalle stragi di Capaci e di Via D’Amelio” promosso dall’omonima associazione e dalla professoressa Paola Soleri del Liceo “G.B. Bodoni”, Patrizia Isnardi dell’Istituto Tecnico “Denina-Pellico-Rivoira”. Tale attività ha coinvolto le classi II A, IV A, IV D e VD del Liceo Scientifico e tutti gli istituti del Saluzzese.
L’incontro conclusivo, svoltosi anche questo in via telematica, ha visto come ospite Rosario Esposito La Rossa che molti di noi già conoscevano in quanto autori di numerosi libri per ragazzi, tra cui “Eterni Secondi” ed “Assenti Senza Giustificazione”. Ma la sua attività va ben oltre quella di scrittore: infatti a diciannove anni gli è stata “regalata” la storica casa editrice “Marotta e Cafiero” che, negli ultimi anni, ha pubblicato autori del calibro di Stephen King e Daniel Pennac, ma soprattutto per via del suo impegno per la riqualificazione del suo quartiere, Scampia.
Infatti, l’adolescenza di Rosario Esposito La Rossa è stata segnata dalla Camorra: doveva chiedere il permesso per entrare nel palazzo in cui abitava, ogni giorno assisteva a scene di spaccio e di violenza. Ciò che più l’ha segnato è stata l’uccisione di suo cugino Antonio Landieri, ragazzo disabile, durante la “prima faida di Scampia”. Da quel momento, si è impegnato insieme a Maddalena Stornaiuolo per impedire che accada di nuovo qualcosa di simile a ragazzi innocenti e per permettere loro di crescere in un ambiente sereno e positivo.
Inoltre, nel 2017 ha aperto “La Scugnizzeria”, una libreria-teatro dove i ragazzi possono trascorrere il loro tempo dividendosi tra corsi di recitazione o scrittura. Anche nota come “La Piazza di Spaccio di Libri”, è stata la prima libreria ad aprire nella zona permettendo ai suoi abitanti di potersi dedicare agli hobby della lettura con molta più facilità.
Oggi Scampia ha un volto molto diverso rispetto a quando Rosario Esposito La Rossa era adolescente: il fiore della cultura è infatti riuscito a prevalere sulla violenza e la criminalità.

Francesca Gregorio,
Classe IV A- Liceo Scientifico “G.B. Bodoni”