A VERZUOLO GLI STUDENTI DEL BODONI PER UN WORLD CAFÈ


Lunedì 23 gennaio, dopo un rinvio a causa neve (l’incontro era inizialmente previsto per metà dicembre) si è tenuto a Verzuolo, presso la sede di Palazzo Drago, un World Cafè che ha coinvolto tutti gli studenti frequentanti il corso di Cultura Musicale del Liceo Classico Bodoni di Saluzzo.
Il World Cafè è una cena strutturata in modo da consentire ai partecipanti di discutere di un preciso argomento cambiando ad ogni portata il tavolo e di conseguenza i compagni di dibattito.
Noi studenti ci siamo confrontati sulla figura di Paolo Conte, cantautore italiano che abbiamo avuto l’onore di ospitare al Bodoni lo scorso 16 novembre, e su alcune delle sue opere. Alla luce di ciò che è emerso durante il discorso del Maestro, i docenti Diego Ponzo, Silvia Fenoglio e Andrea Delpiano, in collaborazione con la collega astigiana Manuela Furnari, hanno elaborato tre spunti di riflessione sui quali noi alunni siamo stati chiamati a dibattere nel corso della cena.
Dopo essere stati divisi in sette tavoli (ognuno dei quali “capitanato” da una figura di riferimento definita “oste”, scelta tra noi studenti con il compito di raccogliere le idee dei commensali), abbiamo consumato la prima portata, durante la quale ci siamo confrontati su ciò che ci aveva maggiormente colpito dell’incontro con il cantautore. In particolare è emersa la spontaneità con la quale Conte rispondeva alle domande, comunicando senza “filtri” ciò che pensava. Il Maestro ha espresso i concetti in maniera concisa ma efficace, caratteristica che possiamo ritrovare anche nelle sue canzoni, in cui la musica viene prima del testo ed è protagonista, come egli ha dichiarato. Un altro aspetto del cantautore che ha toccato noi ragazzi da vicino è stato il modo in cui egli ha parlato dei suoi “limiti” e di come li ha trasformati, durante la sua carriera, in punti di forza.
Terminata la prima portata noi alunni, esclusi gli “osti”, ci siamo spostati in altri tavoli per consumare il secondo piatto e dibattere lo spunto di riflessione successivo. Abbiamo ascoltato la canzone di Paolo Conte “Aguaplano” e siamo stati poi chiamati a riflettere su quanto razionalità, poesia e musica possano aiutare a leggere il mondo. Tutti eravamo d’accordo sul fatto che la razionalità sia importante e necessaria per affrontare le sfide della quotidianità, e su quanto musica e poesia aiutino ad uscire dalla monotonia degli “schemi”. D’altra parte anche nell’irrazionalità, rappresentata in questo caso dalle arti, è fondamentale seguire regole precise ed essere paradossalmente razionali. Quindi tra i due aspetti, apparentemente opposti, c’è un legame secondo il quale non esiste l’una senza l’altra.
Nel corso dell’ultima portata ci è stato proposto l’ascolto del brano “The yellow dog”, presente all’interno dell’opera Razmataz, e successivamente ci è stato chiesto quali differenze notassimo tra la canzone e la musica che ascoltiamo abitualmente. Abbiamo notato quanto brani relativamente lontani nel tempo per noi ragazzi, come possono essere quelli di Paolo Conte, debbano essere ascoltati con attenzione per essere compresi, in quanto il loro significato è spesso nascosto tra le righe ed è espresso attraverso metafore. Le canzoni di oggi, invece, spesso presentano testi più immediati che permettono all’ascoltatore di comprenderne il significato dopo pochi ascolti.
Al termine della serata i sette “osti” hanno sintetizzato brevemente i discorsi nati all’interno del loro tavolo nel corso delle tre portate, dando vita ad un momento di condivisione e riflessione.
La serata si è conclusa con il saluto della prof.ssa Manuela Furnari, studiosa e saggista, autrice di due tra i più importanti libri su Paolo Conte: «Innanzitutto trovo molto interessante questa idea di scuola in cui i ragazzi dai 15 ai 18 anni, seduti intorno a un tavolo, discutono e riflettono. E soprattutto discutono, ascoltano e si confrontano su un autore come Paolo Conte, le cui canzoni sono molto lontane da certi generi musicali alla moda oggi imperanti; sono emerse riflessioni particolari, per certi aspetti all’avanguardia e inusuali, ma soprattutto tutti i ragazzi – ed è questo che dimostra anche la grandezza di un artista – hanno saputo cogliere la profondità di quella ineguagliabile ricerca d’espressione musicale e poetica che contraddistingue i brani di Paolo Conte. Ringrazio pertanto il prof. Diego Ponzo per avermi invitato a partecipare anche a questo secondo incontro dopo la lezione su Razmataz».
Elisabetta Curti e Caterina Quaranta
IV Ginnasio
Liceo Bodoni - Saluzzo

world cafe 2023